Ben ritrovati,avete trascorso delle belle festività Pasquali e 25 Aprile? adesso ci prepariamo al 1° Maggio.
Faccio una breve comparsa perchè volevo pubblicare questa ricetta,ci tengo tanto,non ha nulla di particolare anzi è poverissima ma parteciperà ad un contest tutto Siciliano quello indetto da Enza e mi faceva tanto piacere partecipare con una vecchia ricetta che mi riportasse un pò indietro nel tempo quando la mia nonna la preparava a mio nonno con poche cose,pochi gesti solo la pazienza di aver cercato e colto i finocchietti selvatici in campagna alla mattina presto,allora non c’era una cucina variegata come quella di oggi e la pasta si raccoglieva in spezzoni,rimanenze di questo formato o di quell’altro ecco perchè è mista,oggi invece al supermercato io la compro confezionata già così e mi piace da morire,le varie consistenze di formato donano caratteristica al piatto ma anche un sapore delizioso,per questo piatti di questo tipo sono spesso preparati nella mia cucina giornaliera,un pò per tradizione,un pò per via di ricordi passati e poi per assoluto piacere.
Dico sempre che mi piace sperimentare varie cose sia dolci che salate ma è anche vero che il mio blog ha un’anima fortemente Siciliana,perchè io sono Siciliana e perchè amo perdutamente la mia bella Isola pregi e difetti, e dunque oggi vi presento questo ricettina tutta coppola e marranzano.
Primi piatti
Pasta ammiscata che Finocchi rizzi sarbaggi (Pasta mista con finocchi ricci selvatici)

Ingredienti
per 2 persone
200g di pasta mista
150g circa di finocchietto selvatico
2/3 cucchiai di passata di pomodoro
olio evo q.b.
sale q.b.
Preparazione:
Per un piatto così povero c’è davvero poco da dire,il segreto sta unicamente nei finocchietti selvatici raccolti,io e mio marito li abbiamo raccolti il Lunedì di Pasqua,belli e profumatissimi,ad ogni ramoscello staccato l’aria tutt’intorno si inebriava di profumo,come di anice fortissimo,molto teneri c’è poco da pulire.
Basterà dunque lavarli,tagliarli a pezzetti tenendo le parti più tenere e metterli a bollire con acqua in quantità( che poi la stessa ci servirà per cuocere la pasta),sale,passata di pomodoro,molto poca,ed un pizzichino d’olio ma se preferite potete metterlo anche a crudo.Appena saranno quasi cotti potete unire la pasta si finiranno di cuocere insieme,giunti a cottura questa non va scolata perchè va servita in brodo.
Una Curiosità, come da usanza:
Mio nonno alla sera soleva mangiarli anche senza pasta,lasciando i finocchietti per tutta la loro lunghezza ed aggiungendo il pane duro,perchè la mia nonna preparava circa 12/15 “vastedde”(ciambelle) di pane con i quali ci passava più di 15 giorni,va da sè che il pane induriva ma non potendo prepararlo più spesso lo consumavano immergendolo nelle zuppe e nelle verdure in maniera tale da farlo ammorbidire,negli ultimi tempi poi si aggiunse nel piatto qualche pezzo di pomodoro e una timida grattugiata di formaggio e questa era la cena che spesso accompagnava le loro serate.
E’ un piatto senza pretese ma che sprigiona un sapore e un’odore incredibile,il finocchietto selvatico è quasi sempre presente nella mia cucina,non posso farne a meno così ne raccogliamo sempre grandi quantità per congelarlo e usarlo spesso durante l’anno.
Con questa ricetta partecipo al Contesta di Enza “La Sicilia nel Piatto”a e per “Gli amanti della Cucina Siciliana”
il blog di Enza “Come mangio io“ è ricco di idee salate e non, vi consiglio di andare a curiosare!
A presto e buon 1° Maggio a tutti!
30 Comments
isola di Giada
28 Aprile 2014 at 20:19Ciao Ketty, buon 1° maggio a te! E grazie per aver condiviso con noi questi bei ricordi. Mi sembra quasi di essere seduta lì con i tuoi nonni durante queste cene povere di ingredienti ma ricche di sentimento. Davvero una bella ricetta, un abbraccio e buona serata!
Mariangela Circosta
28 Aprile 2014 at 20:29Un piatto meraviglioso pieno di profumi, purtroppo non posso assaggiare! E' bello leggere che sei orgogliosa di essere siciliana, vivi in un posto stupendo, conosco gran parte della Sicilia e appena posso vengo sempre a conoscere posti nuovi trovando persone magnifiche e accoglienti e una cucina buonissima!!!!! Un abbraccio
Seddy
28 Aprile 2014 at 20:32Un piatto semplice ma al contempo superbo! I finocchi selvatici sono ottimi anche con il riso, veramente una bella idea.
Buon contest Ketty!
Un abbraccio
Ely Mazzini
28 Aprile 2014 at 20:42Ciao Ketty, un piatto semplice, che sa casa, di cose sane e genuine…profumato…non solo di finocchietto ma anche di bei ricordi…bravissima davvero un bel piatto!!!
Bacioni, buona serata…
Manuela e Silvia
28 Aprile 2014 at 21:29Bellissima preparazione tradizionale! saporita e semplice allo stesso tempo!
bacioni
Dolci a gogo
29 Aprile 2014 at 5:38Che proposta interessante cara Ketty e poi la cucina siciliana é pura poesia per me cosi come una cucchiaiata di questa bontà!! Bacioniiiii, Imma
edvige
29 Aprile 2014 at 7:36Il finochietto selvatico da noi non si trova diciamo in vendita forse una volta sull'altopiano quando qualche contadino portava i prodotti del suo piccolo orto. Io li ho gustati in Calabria ed anche a Messina da amici che le raccoglievano. Buoni ed il tuo piatto mi fa sentire i ricordi di quella volta. Grazie cara e buona giornata,.
peppe
29 Aprile 2014 at 8:23bel piatto!!!complimenti …………….e poi i piatti della tradizione si sa sono sempre una scelta giusta. un abbraccio,peppe.
Damiana
29 Aprile 2014 at 9:45Ho ascoltato con piacere il racconto sulle usanze dei tuoi nonni,sono riuscita ad immaginarli,mentre sono intenti a preparare e a gustare un piatto così!In bocca al lupo per il contest,cara perchè è un piatto che sa raccontare!Un abbraccio e buon primo maggio anche a te!
Claudia
29 Aprile 2014 at 11:48E fai bene a sentirti orgogliosa di essere siciliana!!!! che bella terra che è la vostra :-D… e poi.. avete sti finocchietti selvatici.. ma dove me li trovo io a Roma????? Bellissima presentazione.. e pasta gustosa.. e un abraccio 🙂
giochidizucchero
29 Aprile 2014 at 13:41Curiosa e appetitossima! Posso autoinvitarmi a cena??? Che fame… un bacione
giochidizucchero
29 Aprile 2014 at 13:42Curiosa e appetitossima! Posso autoinvitarmi a cena??? Che fame… un bacione
Elena Siano
29 Aprile 2014 at 19:50Sai Ketty che la mia Costiera somiglia tanto alla tua terra e di questi tempi il finocchietto selvatico spunta in tutti i terrazzamenti sotto casa…che buona deve essere la tua pasta!!! bacioni e buon primo maggio a te!!
veronica
29 Aprile 2014 at 20:44Che bell' aneddoto cara e che pasta meravigliosa questa io la adoro, uno dei simboli della nostra Sicilia bedda.<3
Lara Bianchini
29 Aprile 2014 at 20:50favolosa pasta e poi, io non sono siciliana ma la Sicilia la amo anch'io, come potresti non farlo. Un isola intensa, dai netti contrasti culturali, così chiusa in se stessa e così aperta al mondo, profumata, calda, asciutta, colorata…. ne avrei altri mille ma mi fermo. Un bacio e non ricordo se te l'avevo già detto ma mi piace molto il tuo nuovo header
Chiara Giglio
29 Aprile 2014 at 20:53un piatto super gustoso ! Grazie per avermi fatto conoscere un blog nuovo, adoro la cucina siciliana, un abbraccio !
terry giannotta
30 Aprile 2014 at 7:08Cara Ketty io non sono siciliana ma adoro questa terra meravigliosa e gran parte dei suoi abitanti! Questo piatto non l'ho mai mangiato ma ti pare che non amo anche la cucina siciliana? Certo che si! Buon 1° maggio anche a te
enza accardi
30 Aprile 2014 at 7:46Ketty, non ho parole!!!! Ho letto tutto con un piacere immenso, quasi vivendo la storia dei tuoi nonni e della preparazione del piatto. Tu hai preparato la ricetta in maniera magistrale, presentandola in modo quasi da spiazzare. Sei entrata nel vivo del contest, hai raccontato la storia ed hai rifatto quello che tua nonna era solita fare, che meraviglia!!! Che dirti di più Ketty, sei brava, si vede e si percepisce dalla delicatezza dei tuoi piatti e ti ringrazio per la partecipazione al mio contest con questa splendida ricetta!!!! Ti aggiungo subito. Un abbraccio grande grande
Zonzo Lando
30 Aprile 2014 at 11:57che bella anche l'usanza di tuo nonno di usare il pane raffermo! Deve essere una delizia questo piatto 🙂
Serena
30 Aprile 2014 at 13:42Ma scherzi, sarà anche un piatto povero, ma è quanto di meglio la primavera possa offrire! Anch'io adoro il finocchietto e, soprattutto, adoro le scampagnate durante le quali lo raccolgo!
Unafettadiparadiso
30 Aprile 2014 at 21:14Prepari sempre dei primi piatti particolari che esaltano gusto, sapori e colori. Ti seguo e ti leggo sempre con piacere!
Valentina
4 Maggio 2014 at 16:09Ciao Ketty 🙂 La Sicilia è meravigliosa, fai bene ad essere orgogliosa perché è davvero una terra magica <3 Questa pasta è invitantissima, mi piacerebbe molto provarla! Complimenti, un abbraccio forte e buon inizio settimana 🙂 :**
Mimma Morana
5 Maggio 2014 at 5:37Adoro la pasta ammiscata….adoro questi piatti della nostra tradizione…se chiudo gli occhi sento questi profumi quando, da bambina entravo nella cucina dei miei noni…bravissima e come sempre, splendida presentazione!!!!
Tantocaruccia
5 Maggio 2014 at 8:29Bella questa pasta! Mi piacciono i primi con le erbette della primavera, sanno di nuovo^^
un bacione cara:*
serena
5 Maggio 2014 at 14:49Ciao carissima amica!!
Ne immagino il profumo e il gusto e ti ringrazio per aver postato questa ricetta che porta in sè tutto il sapore della sicilia dei nostri nonni!
Sabrina Rabbia
5 Maggio 2014 at 14:55ricetta molto carina, adoro la pasta con le verdure, la tua e' proprio golosa. Ciao Sabrina
Roberta Morasco
7 Maggio 2014 at 8:03Ciao Ketty!!!
Come stai??? Ma era davvero troppo tempo che non passavo qui da te 🙁 ..hai anche rinnovato la grafica del blog!!! Mi piace!!
Io molto di corsa, ci vorrebbero giornate di 48 ore…
Che meraviglia questa pasta, una fortuna trovare il finocchietto selvatico, mi immagino il sapore meraviglioso!!
Mi piacciono tropo i tuoi racconti ed i tuoi ricordi <3
Un bacione grande!
max - la piccola casa
8 Maggio 2014 at 13:16Deve essere davvero ottima!!!! adoro il finocchetto, ne ho giusto pressochè un cespuglio sull'orterrazzo… e dovendolo presto usare mi sa proprio che preparo questo pasta fantastica!!! grazie!!
Bianca Scalfari
19 Maggio 2014 at 21:17Che bel ricordo che hai condiviso, cara Ketty! Sono sempre più convinta che particolari profumi possano rievocare momenti di vita vissuta, in cui siamo stati benissimo! Basta chiudere gli occhi..ed assaporarli… Certo mangiare questa tua pasta sarebbe meglio!!!!
Proverò a rifarla.
In bocca al lupo per il contest!!!!
enza accardi
25 Maggio 2014 at 10:14Complimenti Ketty, hai vinto il premio straordinario di Ariosto – Sei la 4° premiata – Bravissima un bacione e grazie mille!!!!!